Il Delitto alla Rovescia ( 1934)
Ellery Queen
Giallo Mondadori

Ellery Qeen fu uno dei primi classici del giallo che ho letto dopo Aghata Christie. Uno della Collana dei Classici “ Il Re è Morto”. Questo è lo pseudonimo di una coppia di scrittori cugini tra loro Frederick Dannay (nato Daniel Nathan, New York, 20 ottobre 1905 – New York, 3 settembre 1982) e Manfred Bennington Lee (nato Manford Lepovski, New York, 11 gennaio 1905 – Roxbury, 3 aprile 1971) che tra le molte serie di romanzi, dettero vita Ellery Queen ,studente universitario scrittore di Gialli negli Usa negli anni 30-40 fa da consulente al padre Richard Queen ispettore dalla polizia di New York. I romanzi furono il soggetto di una serie televisiva poliziesca statunitense, ideata nel 1974 da Richard Levinson e William Link( Autori della serie del tenente Colombo) e trasmessa dall'emittente televisiva statunitense NBC dal 1975 al 1976. La prima apparizione in Italia avvenne nel 1978 sui canali della RAI.A interpretare il protagonista fu Jim Hutton (il padre del più famoso Timothy), mentre l'ispettore Richard Queen, padre di Ellery, fu interpretato dal caratterista David Wayne. Serie interrotta per la scomparsa del protagonista, bellissima, con un ambientazione, spostata alla fine degli anni 40, perfetta, al tempo non ne ho perso una puntata oggi disponibile in rete. Ma veniamo al Romanzo “ Delitto alla rovescia” un cadavere viene trovato in una stanza sigillata, un uomo morto con la testa fracassata da un attizzatoio, un uomo basso, dall'aspetto insignificante, un perfetto sconosciuto, l'elemento che domina che l'uomo indosso gli abiti rovesciati, come tutta la scena pare rovesciata. A risolvere il tutto sono chiamati Ellery Qeen e il padre, che svolgono le loro indagini al 21° piano dell' Hotel Chancellor, sede dell'ufficio di Donald Kirk un ricco editore e collezionista di pietre preziose e di francobolli cinesi( alcuni in particolare). Nella sua lussuosa suite all'Hotel Chancellor gestisce i suoi affari privati e riceve i suoi parenti, gli amici e le sue amanti. E qua entra in scena un uomo, che chiede udienza a Kirk il segretario Osborne lo invita ad attendere in anticamera, Kirk arriva in compagnia di Ellery Qeen, i due si conoscono per motivi letterari, trovano la porta dell'anticamera chiusa. Con Osborne entrano dalla porta del corridoio, trovando lo sconosciuto con il cranio sfondato e gli abiti indossati alla rovescia. Inizia un indagine che sembra perdersi in un labirinto di indizi contrastanti, per tutta la vicenda non si conosce l'identità della vittima e neppure il suo nome, tutto gira attorno agli abiti indossati al contrario, solo dal contenuto della sua valigia finita nella mani della polizia si capirà chi è, e il movente dell'omicidio. Il lettore come tutti i romanzi di Danny-Lee viene immerso in una giostra di indizi e situazioni, fino al capitolo, dove Ellery Qeen sfida il lettore ( cosa che faceva anche nella serie TV) informandolo che la soluzione è sotto gli occhi, basta usare la logica.. siamo nel massimo del delitto della camera chiusa…come nel “Re e Morto”, non dico altro solo che la critica del tempo detta giudizi contrastanti… il mio parere che Delitto alla rovescia, va letto, o forse riletto, con il rischio di non capirci nulla, due volte, ma lo soluzione, si incastra alla perfezione e non fa un grinza, come in puzzle di migliaia di pezzi, in confusione totale, durante l'assemblaggio che sembrano portare fuori strada, con l'ultimo tutto va a posto.( un consiglio leggete due volte la descrizione del contenuto della valigia delle vittima)

Sotto una paio di citazioni critiche ( leggetelo e poi tirate le conclusioni)

Mentre Francis D. Nevins scrive: "Il delitto alla rovescia" (1934), alla stregua di un pasto cinese, è esotico mentre lo si gusta, ma lascia il cliente vuoto e insoddisfatto poco dopo che il pasto è finito. Se tutta la storia fosse stata all'altezza di quanto promesso dai primi capitoli, "Il delitto alla rovescia" sarebbe diventato uno dei più grandi romanzi polizieschi del secolo. Sia pure con rimpianto, se ne deve concludere che "Il delitto alla rovescia" è il più debole romanzo del primo periodo Queeniano.

Julian Symons, nel suo "Bloody Murder", fondamentale storia del romanzo giallo, sostiene invece che "Il delitto alla rovescia" è addirittura uno dei maggiori romanzi di tutta la storia del giallo.